Carnevale in Toscana: La Notte dei Telefoni Bianchi a Pisa

L'amica Chiara Celli di Le Storie di City Grand Tour mi ha invitato a questa raffinatissima festa di Carnevale a tema, che si terrà in uno dei luoghi storici della vita mondana pisana: il Royal Victoria Hotel di Pisa. 

Vi giro il comunicato stampa dell'evento, molto ricco e variegato, e potete fare riferimento al sito ufficiale dell'evento, dove ritroverete anche le informazioni che vi riporto a fondo pagina: 

L’Associazione Il Teatro alla Moda; Le Storie di City Grand Tour e il Royal Victoria Hotel celebrano la magia del Carnevale con una grande festa in stile anni ‘30 il prossimo 25 febbraio. L’albergo storico nel pieno centro di Pisa sarà la cornice ideale per un veglione ambientato nell’epoca dei telefoni bianchi: gran parte degli arredi e delle decorazioni dell’hotel risalgono a quel periodo, da qui l’idea di far rivivere per una notte la musica e i personaggi che sono stati ospiti dell’albergo.

La serata si preannuncia ricca di sorprese, ad accogliere i partecipanti gli antichi ospiti dell’hotel Victoria: Gabriele d’Annunzio (Alessandro Bargagna ), Marie Corelli (Marianna Saliba) e Karen Blixen (Chiara Celli) vi condurranno attraverso racconti e angoli nascosti alla scoperta delle loro storie e dell’hotel, che diventerà quinta scenografica di un’esperienza teatrale unica all’insegna del divertimento e dell’eleganza delle grandi feste mascherate.

Lo spettacolo proseguirà con l’esibizione de i Quattro fuori onda un ensamble musicale che nasce dall’incontro dei musicisti che hanno suonato nelle venti puntate del programma “Ottanta Radio” in onda su RADIO RAI UNO.

Con ironia e sentimento, i Quattro fuori onda si dimenano tra i ritmi sincopati, ispirati allo swing americano, che all’epoca della seconda guerra s’imposero, quasi per esorcismo, con i loro ritornelli allegri e frizzanti. Sulle note di Baciami Piccina, Bongo Bongo, Silenzioso Slow e molte altre, il quartetto, capitanato dal cantante Fabrizio Corucci e con Ilaria Innocenti al piano, Giovanni Pecchiolli al clarinetto, Stefano Rapicavoli alla batteria, sarà l’anima musicale di questo carnevale retrò.

Il registro degli ospiti del Victoria è stato una fonte d’ispirazione per l’organizzazione dell’evento; l’Hotel è stato censito dal Ministero dei Beni Culturali come edificio storico non solo perché conserva nella sua struttura le tracce di case torri medievali e per gli arredi e le decorazioni degli interni che risalgono al primo novecento, ma anche per aver ospitato personalità di grande rilievo specialmente negli anni tra le due guerre mondiali.

I partecipanti avranno la possibilità di trarre spunto per i loro costumi di carnevale dalle prestigiose firme del registro storico dell’Hotel: una lista degli ospiti più illustri e conosciuti sarà consegnata con l’acquisto del biglietto, l’evento è convenzionato con Priscilla, l’atelier nel centro di Pisa che offre ai suoi clienti costumi teatrali e abiti vintage dove sarà possibile ricevere uno sconto sul noleggio del costume presentando il biglietto d’ingresso al veglione.

<< L’evento rappresenta anche un’importante occasione turistica per la città di Pisa>> spiega Nicola Piegaja, direttore dell’Hotel Victoria: << la Toscana ha una grande tradizione legata al Carnevale di cui forse l’esempio più importante sono i corsi mascherati di Viareggio, il Carnevale può essere anche l’occasione per visitare la città e partecipare ad un evento unico, un tuffo nel passato all’insegna della musica e del divertimento. A questo scopo abbiamo creato offerte e pacchetti di visita che permettano agli ospiti della festa non residenti a Pisa di pernottare in albergo e concedersi un piacevole week end in città>>.

I biglietti per il veglione saranno disponibili presso la reception del Royal Victoria Hotel al costo di 35 euro, il biglietto comprende l’aperitivo che accoglierà gli ospiti all’ingresso, la cena buffet nella grande sala del primo piano, lo spettacolo  musicale e teatrale.

La serata è organizzata dal Royal Victoria Hotel, l’associazione culturale Le Storie di City Grand Tour  e da Il Teatro alla Moda l’associazione musicale attiva sul territorio pisano che da circa due anni si distingue per la produzione di eventi musicali originali che spaziano dalla lirica alla musica leggera.

Con il patrocinio del Comune di Pisa

Info e prenotazioni:

Biglietto: 35 euro

Acquisto biglietti: alla reception del Royal Victoria Hotel, Lungarno Pacinotti 12, Pisa.

I biglietti potranno essere acquistati direttamente alla Reception dell’Hotel o tramite carta di credito telefonando allo 050940111.

Per il pagamento con Carta di credito sono previsti 2 euro di prevendita.

Royal Victoria Hotel:

Tel. 050940111

Web: http://www.royalvictoria.it/

Mail: mail@royalvictoria.it

Facebook: https://www.facebook.com/royal.victoria

Associazione Il Teatro alla Moda:

Tel. 3485344016

Mail: il_teatro_alla_moda@yahoo.it

Facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100003070195765

Associazione Le Storie di City Grand Tour:

Tel. 3209154975

Web: http://lestoriedicitygrandtour.wordpress.com/

Mail : citygrandtour@gmail.com

Facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100002308268380

Festa in maschera al Royal Victoria Hotel – La notte dei telefoni bianchi

Mail: telefonibianchi@gmail.com

Facebook: www.facebook.com/Nottedeitelefonibianchi

PS: Se stai promuovendo una festa di Carnevale a tema contattami e mandami comunicato stampa, immagini e informazioni varie: questa settimana Mix&Match sarà dedicato agli eventi più belli!

Semel in anno...

                                                                                                                          Source: coqueterias.tumblr.com via Irene on Pinterest

Certo che mi piace il Carnevale, avevate qualche dubbio?

Da sempre sogno un ballo in maschera in un palazzo antico, soprattutto da quando a Venezia ne ho intraviste le ombre dal vaporetto per tornare alla stazione (moderna Cenerentola). 

L'anno scorso di questi tempi ho passato la serata in un castello con addosso maschera e trucco esagerato. 

E' stata una serata piena di magia, ma ero lì per lavoro col mio gruppo di teatro, 

mi sono gustata di più l'atmosfera dello spettacolo che quella del Carnevale. 

Ogni anno torno a sognare una festa in maschera. 

Che questo sia l'anno buono?

Of course I like Carnival, did you have any doubts?
I've always dreamt of a masked ball in an ancient place, most of all since I caught some glimpses of it on my way to the station in Venice (as a modern day Cinderella).

Last year I spent an evening in an ancient castle with a beautiful mask and dramatic make up. 

It was very fun, but I was there to work with my theatre group, so what I enjoyed more was the magic of theatre rather that the magic of Carnival. 

Every year I dream a masked ball. 

May this be the year?

                                                                                                                              Source: vi.sualize.us via Irene on Pinterest

                                                                                                                                Source: picfor.me via Irene on Pinterest

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                                                                                                           Source: bestsoylatte.blogspot.com via Irene on Pinterest

                                                                                                      Source: picasaweb.google.com via Irene on Pinterest

Carnevale

Imagine an ancient castle in the middle of a sea town.

A group of actresses interacting with a group of dancers and a group of singers.

Beautiful masks, loads of make up, many people.

The best night EVER.

Goodbye, Mr. McQueen

These are the memories that Franca Soncini wants to share with us (complete article here, feel free to ask me some translated summary if interested):
"Sono attonita. In questi momenti tutti parlano di Alexander McQueen come di un grande stilista e un uomo di successo che non c'è più. Io invece vorrei parlare anche e soprattutto di quello che aveva dentro e di ciò che amava veramente ed è per questo che mi mancherà".

Come ha conosciuto Lee McQueen?
Lo conobbi a Londra al Groucho Club a Soho nei primi anni'90 quando già era esploso con il suo talento pirotecnico. Una mia amica che viveva a Londra me lo presentò. Cenammo insieme. Fu straordinario: era come se lo avessi sempre conosciuto perché ci intendevamo alla perfezione. Così decisi di aiutarlo per le sue prime sfilate senza chiedergli alcun compenso, semplicemente perché il suo talento era dirompente e con il suo magnetismo mi aveva segnato.

Che tipo era?
Era un ragazzo riservato, capace di slanci affettivi spiazzanti ma anche di reazioni non proprio "urbane". Di lui ho sempre ammirato la libertà e l'integrità, che lo portavano a fare solo ciò in cui credeva e che lo rispecchiava. E poi era un istintivo, più che pensare faceva ciò che sentiva, aveva una cultura immensa ma mai erudita e soprattutto aveva un carattere molto estremo. Sicuramente era tutto fuorché un ipocrita, era un puro.

Un vero artista insomma…
Direi proprio di sì. Uno con una visione totalizzante, di cui gli abiti erano solo una manifestazione, seppur la principale. Sapeva combinare la sua arte sartoriale con quella follìa tipica degli anglosassoni. Solo che a volte poi, quando crescono, gli inglesi come si dice "mettono la testa a partito" e vanno a lavorare nella City, assumendo un certo contegno. Ecco, lui non era così, non aveva quel "contegno". Ciò che in lui sconcertava era la "rabbia" con cui concepiva le sue creazioni. Le sue donne, con le loro silhouettes affusolate e spigolose, quasi androgine, invadevano il mondo maschile senza preoccuparsi di essere apprezzate dagli uomini ma solo per rivendicare la loro presenza. Insomma rappresentavano il suo "io". Un io indomabile anche se poi Lee era anche un grandissimo lavoratore, rigoroso e responsabile, non una scheggia impazzita. In realtà era così eclettico che amava spaziare e per non annoiarsi inventava dei modi sempre nuovi per raccontare le sue storie. Da qui i suoi show sospesi fra mistero e romanticismo, perché lui possedeva una curiosità insaziabile e non aveva paura dell'ignoto.

Quella stessa curiosità che lo portava a frequentare personaggi stimolanti della scena artistica
Alexander McQueen adorava la musica, specialmente la Techno, quella più tosta. E poi frequentava molti musicisti : come Björk con cui aveva realizzato dei progetti strepitosi. E artisti come Damian Hirst, solo per citarne alcuni. Non era lui a cercare loro perché erano famosi ma era McQueen con la sua personalità a catalizzare la loro attenzione attirandoli verso di sé.

Ricorda un aneddoto condiviso con lo stilista?
Ricordo che sua madre, a cui era visceralmente legato, mi raccontò un episodio della sua giovinezza che mi fece sorridere ma anche riflettere. Quando studiava alle superiori McQueen praticava il nuoto sincronizzato in piscina. Lei lo andò a trovare mentre si esibiva, lui si tuffò con tanto impeto che si ferì. Ma con grande sorpresa di sua madre che lo vedeva sanguinare, uscì dall'acqua come se niente fosse accaduto. Ecco, questo era Lee McQueen.

This is the outfit I'd like to wear at the masked ball of tomorrow night.

Goodbye, Mr. McQueen by Musadinessuno featuring Alexander McQueen

I won't be able to, but I'll try to create a costume with this mood. Magic and aggressive. Dramatic and original. And far, far more...