Nell'estate del 2004, ospite a casa di A., la mia amica giramondo di un paio di post fa, vidi una scenetta che mi fece rimpiangere di non aver sottomano una macchina fotografica. Ero a tavola con la sua famiglia, A. e la sorella maggiore esattamente davanti a me. La zia serve per prima me, poi A., e, notando lo sguardo sospettoso della sorella, le chiede se ne vuole anche lei, o se aspetta la portata successiva. Lei, prima di rispondere, si gira e si china appena verso il piatto di A., come per ponderare la decisione. La sua espressione era talmente cogitabonda, sproporzionatamente meditativa rispetto alla situazione, che ci fece precipitare in una crisi di risate. In quell'istante mi sono detta che in qualsiasi momento della mia vita, ripensando a quella vacanza, mi sarei ricordata di quel momento, di quel gesto, di quell'immagine precisa che mi era rimasta stampata in testa come una polaroid.
Ed è perché raccontarla, questa scena, non ha un centesimo del valore che ha avuto a vederla, che da quel giorno ho iniziato a crearmi un "album virtuale" dei fatti di tutti i giorni. Ogni volta che vivo qualcosa che mi fa pentire di non avere una macchina fotografica sottomano, click, scatto lo stesso una foto, nella mia testa, dove almeno per ora so che starà al sicuro.
Ogni anno in questo periodo il mio gioco preferito è tornare indietro con la memoria a rispolverare l'album virtuale dell'anno che sta finendo. Ripercorrere i ricordi in questo modo fa sì che rimanga solo ciò che vale la pena di essere raccontato, ripercorso, portato con sé, perché a mano a mano che il tempo passa raramente ci interessa un elenco di cose fatte e viste, sterilmente compilativo, ma ciò che possiamo rivedere con gli occhi del cuore, rivivere con tutti i sensi anche a distanza di tempo.
Quest'anno, poi, è stato l'anno in cui ho effettivamente avuto spesso una macchina fotografica sottomano, e finalmente alle immagini virtuali posso aggiungere quelle reali.
E' stato un anno iniziato in modo difficile, questo non ho bisogno di ricordarlo a nessuno, e proseguito con vari alti e bassi, e in questo spazio voglio ricordarne solo gli aspetti positivi. Come augurio, per me e per chi mi vuole bene, che ci siano tempi migliori in arrivo.
Marzo, il matrimonio dei nostri amici:
non è sempre obbligatorio annoiarsi ai ricevimenti di nozze.
Manca l'immagine della piccola Amelia, nata lo scorso 15 febbraio con la bocca a cuore e un sacco di capelli neri, la sera in cui la sua mamma burlona me la mise in braccio senza preavviso (aveva 2 mesi scarsi e io avevo paura di romperla)... e lei si addormentò! :D
2 commenti:
Che bei momenti, che grande sensibilità e che grande cuore per coglierli!
Grazie B, è un complimento grandissimo il tuo!! Per iniziare questo nuovo anno mi sono appena fatta un regalo: un blog fatto quasi esclusivamente di immagini. Speriamo di riuscire a portarlo avanti! :)
http://musadinessuno-apictureaday.blogspot.com/
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