Le uniche sfilate cui abbia mai preso parte sono quelle di Alberta Ferretti: quella dell'ultima edizione di Pitti Uomo, in cui la bellezza dei suoi abiti si mescolava alla maestosità della location e alla splendida voce di Elisa che accompagnava lo show (uno spettacolo nello spettacolo), e quella di pochi minuti fa. Il tutto senza muovermi dalla mia postazione, a casa. Grazie, signora Ferretti, che mi fa sognare anche da qui, dalla provincia, dove il cuore batte veloce e ci si emoziona con niente (e comunque, se una sfilata di Alberta Ferretti vi sembra niente...)
Dello spettacolo di Pitti mi sono salvata ogni foto di Filippo Fior di Style.it, e ogni tanto me le riguardo, così, giusto per non scordarmi cosa intendo quando dico "un bell'abito". Della sfilata di oggi credetemi quando dico che porterei tutto. Magari con cuissardes e miniabiti avrei qualche difficoltà, ma tenterei almeno una prova, tanto è il mio amore per Madame Ferretti e la mia fiducia nel suo talento che ritengo a favore del corpo femminile, e non pronto a metterlo alla berlina a ogni costo.
Mi piace Alberta Ferretti perché sa farti sognare, dicevamo, e sa farlo in molti modi.
Di questa collezione spiccano i colori intensi, ma non troppo accesi. Salvia, prugna, petrolio, ruggine, rosa polverosi e viola accostati con estro e sapienza. Geometrie seventies su forme a trapezio, qualche fiocco di chiffon su vestitini a palloncino, fantasie indianeggianti, ma non troppo, cappottini con chiusure "di sbieco", pellicce dai colori improbabili e per questo irresistibili, tailleur pantalone con tuniche al posto delle giacche, per un'assertività tutta al femminile.
Per vedere due modelli consecutivi in total black bisogna aspettare la seconda metà della sfilata, dove si impennano anche le quotazioni di decori preziosi e luccicanti come pietre e paillettes, e comunque il nero è destinato a condividere lo scettro con l'antracite e con le texture metalizzate di soprabiti e gonne.
Mi vedo già a sfidare la pesantezza della vita quotidiana vestita dei colori che più amo, il prossimo autunno (ah, quell'esatto punto di salvia! So che i prossimi acquisti saranno tutti di questo colore già da adesso), quando ecco che le modelle tornano tutte in scena per l'ultimo défilé, e spariscono di nuovo. Poi fa capolino lei, la vera star: Alberta Ferretti: minuta, sorridente, schiva: si affaccia da una parte e dell'altra del palco, agita le mani per salutare tutti, torna dietro le quinte, inghiottita dal suo mondo, quello della bellezza.
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2 commenti:
Ciao tesora, ho adorato anche io la sfilata di Alberta Ferretti!
Specialmente quei favolosi cuissardes cangianti viola o prugna, e i vestitini a trapezio!
E' stata in assoluto la sfilata più bella cui ho assistito in questi tre giorni milanesi :-)
E vogliamo parlare della musica? Sarebbero state tante le sfilate cui mi sarebbe piaciuto assistere dal vivo, ma probabilmente questa sarebbe stata la priorità assoluta! Non vedo l'ora di sapere cos'altro hai visto, e di leggere le tue considerazioni! ;)
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