Più vado avanti col mio cammino verso il benessere e la forma fisica, più mi accorgo che mi è sempre meno naturale tenere un diario giornaliero delle mie "avventure", perché incontro ancora delle belle sfide, sì, ma che spiccano su una quotidianità che 18 settimane fa era ancora tutta da costruire.
D'ora in poi proverò a fare un bilancio generale della settimana, evidenziando difficoltà e soddisfazioni piuttosto che ciò che ormai è consolidato.
Nell'ultima settimana finalmente le temperature si sono fatte più miti ed è stato più facile gestire la mia ora di camminata quotidiana. Ho potuto andare a spasso un po' a S.Vincenzo e un po' a Piombino, alternando esplorazioni della mia "nuova" cittadina e visite a quella che mi ha visto crescere. Qualche volta sono stata sorpresa da una pioggerellina sottile, ho continuato a camminare lo stesso e mi sono trovata a completare la mia ora di allenamento quotidiano con il sole che splendeva di nuovo.
Ho comprato una fascia da braccio in cui infilare il cellulare: Radio DeeJay, cuffie e via andare.
Ogni tanto rido da sola come una scema, è l'effetto che mi fa Radio DJ, soprattutto Diego e LaPina.
Ho iniziato anche a usare un'app molto utile, anche se credo ce ne siano di meno rudimentali: si chiama SmartPedometer, e in questa versione funziona solo come contapassi/contacalorie/contachilometri e conto alla rovescia, permettendo di fare confronti col progresso dei giorni precedenti solo al momento di registrare l'allenamento del giorno.
Per ora mi basta questa, ma se avete qualche altra app per Android da suggerirmi sono lieta di provarla.
Lo scorso giovedì sono andata con le amiche a un aperitivo/cena + discoteca in un AcquaPark non lontano da qui. Abbiamo incocciato la serata a tema: tutti vestiti di bianco.
La tristezza pura.
La tristezza pura.
Ma la compagnia era ottima, il mojito molto buono e col mio vestitino bianco mi sono accorta che me la cavavo bene lo stesso: se ballando mi si alzava un po' lasciandomi scoperte le ginocchia, pazienza.
In questi giorni, benché sia presto per il cambio dell'armadio, ho passato in rassegna la parte del mio guardaroba dedicata ai pantaloni, con l'obiettivo di vedere quanti di quelli che non mi stavano più adesso mi stanno, di sbarazzarmi di quelli che mi stanno larghi e naturalmente valutare quanta strada c'è da fare per entrare in quelli ancora troppo stretti.
Quelli di cui sbarazzarmi sono solo 3 ma, tra il gruppo di quelli che posso ricominciare a mettere e quelli che devono aspettare ancora un po', il primo gruppo è decisamente preponderante.
Mi ha stupita il fatto che un paio di jeans che mi andavano bene all'inizio della mia prima dieta (quando partivo da 64,5 kg) mi va bene anche adesso che sono 70kg. Suppongo che anche questo significhi che stiamo facendo veramente un buon lavoro con la distribuzione del peso.
Mi ha stupita il fatto che un paio di jeans che mi andavano bene all'inizio della mia prima dieta (quando partivo da 64,5 kg) mi va bene anche adesso che sono 70kg. Suppongo che anche questo significhi che stiamo facendo veramente un buon lavoro con la distribuzione del peso.
Il giorno del mio compleanno è passato con una pioggerella insistente, e a sera siamo stati a cena fuori.
Bello vestirsi e truccarsi per una serata a due, mi sentivo molto carina e desiderabile, eppure... la cosa meno bella della serata è stato proprio cenare al ristorante!
Per quanto si tratti di uno dei locali migliori della zona, dove andiamo ogni volta che c'è qualcosa da festeggiare, noto che in questo periodo mi soddisfa di più procurarmi delle materie prime di qualità e dedicare del tempo a preparare piatti insoliti e ricercati, curando tavola e atmosfera, piuttosto che recarmi in un locale e scegliere da un menu, per quanto ampio e ghiotto possa essere.
Rifletterò anche su questo: sono curiosa di sapere se è una percezione momentanea o un cambiamento totale di gusti, ma sono sicura che solo il tempo potrà dirlo.
Per quanto si tratti di uno dei locali migliori della zona, dove andiamo ogni volta che c'è qualcosa da festeggiare, noto che in questo periodo mi soddisfa di più procurarmi delle materie prime di qualità e dedicare del tempo a preparare piatti insoliti e ricercati, curando tavola e atmosfera, piuttosto che recarmi in un locale e scegliere da un menu, per quanto ampio e ghiotto possa essere.
Rifletterò anche su questo: sono curiosa di sapere se è una percezione momentanea o un cambiamento totale di gusti, ma sono sicura che solo il tempo potrà dirlo.
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