Nella mia infanzia, settembre è sempre stato un mese di punti fermi per me:
- il mio compleanno
- ricominciare a mettersi le scarpe chiuse
- smetterla di mangiare gelato a tutte le ore
-la Festa de L'Unità al Castello, dove andavo ad ascoltare mio zio che faceva pianobar
- il mio compleanno
- ricomprare diario e quaderni per il nuovo anno scolastico
- l'odore della conserva di pomodoro che mia nonna preparava per l'inverno
- ricominciare a usare lenzuolo e copriletto per dormire
- la vendemmia e le corse in trattore con mio nonno
- il mio compleanno l'ho detto?
- riprendere l'abitudine di trascorrere le serate in casa anziché in giardino o in giro.
Nell'ultimo punto, un grande aiuto me lo dava l'inizio di MissItalia.
Come per il Festival di SanRemo, anche durante le serate di MissItalia i miei nonni, mamma e io avevamo le nostre postazioni fisse: io quasi sempre ero in piedi tra porta del soggiorno e divano, in un immaginario palcoscenico. Con una penna in mano davanti alla bocca nel caso di SanRemo, con una mano sul fianco nel caso di MissItalia.
Io ero quella che da febbraio a settembre voleva fare la cantante e da settembre a febbraio la Miss, per inciso. I miei cugini ancora mi ridono dietro.
Dato che è chiaro che non sono diventata né l'una né l'altra, ho accolto con entusiasmo la possibilità di andare a fare l'inviata ficcanaso a Montecatini Terme (PT), dove le ragazze si trovano dal 22 agosto tra prove, pre-finali, eventi e presentazioni, e dove le finaliste stanno per affrontare le due serate di diretta, domani 9 settembre e lunedì 10 settembre.
Trattandosi di una trasmissione RAI ci sono dei meccanismi delicati da rispettare e quindi, in qualità di blogger, non mi è stato possibile entrare nel Palazzetto dello Sport per sbirciare qualche minuto di prove e piantare le tende nel backstage, dove avrei cercato di farmi piccola piccola ma molto ricettiva per carpire i segreti di bellezza dei professionisti al lavoro per Deborah Milano e Wella Professionals.
Bene, la blogger aspetta fuori ma non si scoraggia.
Intanto un bel giro a Montecatini è d'obbligo: è una cittadina con uno charme inaspettato, l'eleganza architettonica della Versilia e la pace dell'alta montagna.
E vedere come si veste a festa per aspettare MissItalia è una gioia per gli occhi!
All'ora di pranzo il mio angelo custode Sara e io andiamo ad aspettare le ragazze all'Hotel Belvedere, dove poco più della metà del gruppo delle finaliste alloggia e pasteggia (le altre sono all'Hotel Adua e, se voi ometti ve lo state chiedendo, no, non potete provare ad andare a fare i lumaconi: la sicurezza è attentissima e determinata a proteggere la privacy delle ragazze).
Le vediamo arrivare a sciami, sorridenti e con i visi al naturale.
L'intoppo della mattina, quindi, si rivela ancora meno grave di quanto non sembrasse: non avrei comunque potuto vedere lo staff trucco&parrucco all'opera!
Ciò che sospettavo già è che le ragazze trottano come matte per stare dietro a una tabella di marcia per forza di cose serratissima, ma nel tempo in cui siamo state insieme non ho sentito una lamentela né visto un muso lungo, neanche alla prospettiva di dover stare in piedi fino a tardi per le prove generali previste per la sera stessa e poi dover ricominciare tutto da capo oggi di buon'ora.
Molte di loro sono giovanissime e arrivando fin qui hanno già assaporato la sensazione di un sogno che si avvera: non ci pensano neanche a lamentarsi, si rimboccano le maniche e vanno avanti.
Dopo pranzo ho fatto una chiacchierata con quattro di loro, le n. 003 Tiziana Pannunzio, 030 Chiara Montemarano, 034 Michela Cerroni e 038 Matilde Biagini.
(sì, il numero 3 ora vado a giocarmelo al Lotto... qualcosa dovrà pur dire!).
Curiose di sapere di cosa abbiamo parlato?
Vi aspetto tra qualche ora con il post che contiene la loro intervista!
Vi aspetto tra qualche ora con il post che contiene la loro intervista!
1 commenti:
Che bella esperienza amica!
Buon divertimento!!!
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