Era l'inizio di luglio quando ho deciso di prendere parte al concorso indetto da IdeeBeauty in collaborazione con Elf: si trattava di scrivere la propria prima esperienza con il make up, e mi ci sono buttata a capofitto (all'inizio non sono neanche riuscita a spedire il mio commento, era troppo lungo!)
Ecco il mio ricordo:
Durante la mia infanzia ero convinta di due cose:
Durante la mia infanzia ero convinta di due cose:
- che in ogni casa ci fosse un guardaroba con un'anta dedicata al make up
- che applicare il mascara fosse un'azione potenzialmente pericolosa.Nella camera della mia mamma l'anta centrale dell'armadio era totalmente dedicata al makeup. Per lei, infatti, mio nonno l'aveva adattato in modo che il ripiano centrale dei tre a disposizione fosse a sua volta suddiviso in tante piccole mensole che ospitassero tutti i suoi prodotti, e nella parte interna dell'anta, a favore di luce, aveva fissato uno specchio.
Per me quello è sempre stato un altare, un rifugio, un angolo di paradiso, e negli anni ho capito che testimoniava la solidissima intesa tra mio nonno e mia mamma, tanto profonda da far sì che lui, classe '24, sopravvissuto alla guerra e ai suoi sacrifici, desiderasse che la sua primogenita avesse uno spazio tutto per sé e per i suoi gesti di bellezza, perché sapeva quanto la rendessero felice.
Quando per mamma arrivava il momento del trucco io mollavo le mie attività e correvo nella mia postazione: ai piedi del lettone, con le gambe che penzolavano fuori e le mani appoggiate alla struttura di ottone. Non mi ci vuole niente a ricordare la sensazione del fresco sui palmi e tutti quei nomi che mi sembravano magici: Arden, Dorabruschi, Rubinstein, Corolle... Bevevo e memorizzavo ogni gesto, ogni colore: credevo che non ci fosse un odore più buono del mix di cere e polveri che si sprigionava da quell'antro, e fino a oggi non ho trovato niente che lo superi, a parte l'odore della pelle di chi ami e quello della testolina dei neonati, ma quelle, si sa, sono categorie a parte.
Eppure c'era un momento che mi metteva un'ansia inenarrabile: quando mamma iniziava ad applicare il mascara. Avevo il terrore che con quello scovolino potesse cavarsi un occhio. Cercavo di essere razionale, tenendo conto del fatto che aveva un'apparenza del tutto innocua, ma non potevo ignorare il fatto che altre cose apparentemente innocue come le forbici con cui zio mi ritagliava i disegni e il pentolino in cui bolliva il latte della colazione, ai quali mi era proibito avvicinarmi da sola, nascondevano insidie che io, evidentemente, non comprendevo.
Quindi era del tutto legittimo che mamma non comprendesse come quel tubetto di mascara fosse potenzialmente pericoloso per i suoi occhi, e visto che non potevo proibirle di usarlo, quando lo vedevo mi facevo di gesso: trattenevo il respiro per non distrarla, per non provocare un gesto brusco che poteva causarle la cecità.
Quante volte mi ha chiesto come mai fossi ammutolita all'improvviso, e quante scuse stupide ho trovato!
Però ogni volta, dopo il mascara, lei era pronta, mi guardava e si lasciava guardare, sorridendo, mi baciava e correva ad aprire il suo negozio.
Bella e colorata come una farfalla.
Anche adesso che sono passati 25 anni e molti dolori, lei quando si trucca ha sempre la stessa gioia, e torna a essere quella giovane mamma di allora.
Sono sempre stata una testolina così complicata che va da sé che il mio primo approccio con il makeup "serio" è stato proprio col mascara. Per scoprire che sì, anche i miei occhi diventano belli come quelli della mia mamma.
Mio nonno è morto prima di vedermi alle prese con il makeup goth dei miei 15/16 anni, mia nonna gli è sopravvissuta quasi 15 anni e mi ha vista "raffinarmi" sempre più, ma quando è morta, 2 anni fa, non avevo ancora imparato a usare in modo decente l'eye-liner liquido.
E la mia mamma?
Adesso è lei che ruba i trucchi a me.
Ma io continuo ancora a rubare a lei i trucchi del mestiere.
La mamma è imbattibile, sempre.
Quando è arrivata la notizia della mia vittoria mi sono commossa, perché voleva dire che le mie parole erano state apprezzate, i miei ricordi capiti.
Bello vincere un giveaway dove si estrae a sorte il vincitore, per carità!
Ma quando il vincitore viene scelto... be', un brividino in più c'è, lo devo ammettere...
Ho diviso il podio con SilviaDesign e Sherry86 - non credo che abbiano un blog, se volete leggere la loro entry la trovate tra i commenti del post del giveaway.
Che vi consiglio di scorrere per intero, perché ci sono moltissimi commenti esilaranti!
Ed ecco il mio premio, anzi due: perché alla palette Everyday Collection (versione basic), in quanto vincitrice assoluta ho avuto anche una Natural Eyeshadow Palette.
Sguazzo tra tutti questi colori!
E naturalmente mamma sta già puntando la palette più piccola, che lei pensa di poter trafugare senza che io me ne accorga... tze', almeno da questo punto di vista sei una principiante, mummy!
Grazie a e.l.f. e a IdeeBeauty!
2 commenti:
Ci credo che hai vinto! Mamma mia, una vittoria meritatissima!
Ma grazie Cécile, dolcissima come al solito!
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