Il conto alla rovescia verso la seconda edizione di Quo Vadis - Sulle Orme dell'Arte è già iniziato.
Se vi siete persi la prima edizione potete dare un'occhiata ai post col tag "Sulle Orme di Quo Vadis" News, e se ne volete sapere ancora di più, rimanete incollati a questa rubrica.
Oggi la parola va a Fernando Giobbi:
- Chi sei e cosa fai nella vita?
Sono Fernando Giobbi e insieme a Chiara Migliorini sono direttore artistico e didattico della scuola dell'associazione Lotus che, oltre a tenere corsi di danza, teatro, teatro-danza, flamenco e molto altro ancora, organizza eventi culturali e si occupa di produzione teatrale.
Fernando Giobbi in scena - Foto di Irene Di Natale |
- Chiara lo ha già spiegato egregiamente, quindi io adesso vorrei provare a spiegarvi perché l'Acchiappastelle è stata un'esperienza così importante per me, tanto da portarmi a cercare di organizzare un evento con le stesse caratteristiche una volta che questo capitolo si è chiuso.
Diversi anni fa, quando già facevo l'artigiano (Fernando lavorava pelle e cuoio, ndr), mi è capitato di visitare la prima edizione dell'Acchiappastelle, a Guardistallo (Pi). Era minuscola, ma con un'atmosfera molto bella. Quell'anno ho deciso di iniziare a portare in giro per mercati dell'artigianato gli oggetti che producevo. L'anno successivo ho partecipato anch'io all'Acchiappastelle, e ben presto mi sono accorto che quella era una situazione più unica che rara, dove gli artigiani erano tutelati e agevolati in tutti i modi. Mi è venuta voglia di dare una mano, ho fatto amicizia con Simonetta Cirella, l'organizzatrice e ideatrice dell'evento, e sono diventato a tutti gli effetti un membro dello staff, uno staff che nelle ultime edizioni era talmente ben collaudato che lavorava tutto l'anno in grande sinergia per rendere sempre più grande e migliore l'edizione successiva.
Il 2007 è stato l'ultimo anno, ma in quel contesto ho conosciuto Chiara, che si stava esibendo con un suo spettacolo. Ho desiderato subito far rinascere un evento del genere, che sintetizzasse il meglio delle realtà locali e soprattutto non avesse i difetti di molti dei festival della sua categoria, con biglietti d'ingresso sempre più costosi, artigianato di scarso valore e pochissimo rispetto per artisti ed espositori. A Quo Vadis l'ingresso è gratuito e chi partecipa è stato scelto con cura da Chiara e da me.
- Quanta fatica ci vuole per mettere su un evento del genere?
- Molta! Soprattutto se lo staff è composto da due persone come nel nostro caso. Anche se durante i giorni della manifestazione ci sono molti membri della nostra associazione ronti a dare una mano, durante l'anno siamo Chiara e io a mandare avanti tutto il lavoro organizzativo.
L'anno scorso la parte più difficile è stata quella relativa alla raccolta fondi: occorreva spiegare nel dettaglio una manifestazione che nessuno aveva ancora visto per far sì che i potenziali finanziatori potessero credere nella bontà del progetto tanto da decidere di sostenerlo, e in tempi di crisi economica parlare di soldi è una grande sfida. Ma ce l'abbiamo fatta: come in tutte le cose, bisogna imparare come fare, e una volta collaudato il modo di presentare noi e il nostro evento, questo aspetto del lavoro è diventato meno tortuoso.
Ci vuole tempo! Quando si parla di pianificazione i tempi sono necessariamente lunghi, poi il tempo inizia a stringere; il momento fatidico è quello in cui devi iniziare a mandare in stampa il materiale promozionale: da lì in poi, come per magia, sembra che il tempo cominci a scorrere a doppia velocità... ed è già il momento di iniziare!
Un altro elemento determinante è la capacità e la possibilità di stringere rapporti con enti locali e associazioni di categoria. Sul sito ci sono tutte le collaborazioni attive a oggi, quindi adesso nominerò solo l'associazione ARMESMA, che è l'associazione nazionale "Arti e Mestieri Manuali Creativi in Strada", e l'associazione locale degli ARTIERI.
- Ti stai avviando verso la seconda edizione di QuoVadis, quali ricordi ti porti dietro dalla prima?
- Mi porto dietro la domanda che mi ha torturato fino alle 17.00 del primo giorno della manifestazione: "Verrà gente?" e poi l'immagine bellissima delle strade di Montecatini Val di Cecina che si riempivano, minuto dopo minuto.
Sono stato colpito dall'educazione delle persone (artisti, artigiani ed espositori) quando è arrivato il momento di sistemarsi in palestra per la notte, la prima sera, e sono stato sollevato che in nessun momento della manifestazione non ci siano stati episodi spiacevoli, non rari in eventi in cui le persone "alternative" si riuniscono al solo fine di trasgredire in modo molesto. Ci sarà sempre il rischio che un evento come questo attiri un pubblico del genere, ma dipenderà da noi arginare certi comportamenti.
Sono molto orgoglioso che QuoVadis sia una festa che ha alla base dei principi importanti, voglio che sia sempre così. La mia è una speranza, ma soprattutto una convinzione e una promessa per tutti coloro che, negli anni, ne prenderanno parte.
Sono iniziate le iscrizioni per partecipare a Quo Vadis - sulle orme dell'arte, che si terrà
a Montecatini Val di Cecina (Pi) venerdì 17 e sabato 18 agosto 2012.
Artigiani, artisti, musicisti, pittori, scultori e fotografi che vogliono partecipare troveranno il regolamento e il modulo di iscrizione sul sito www.sulleormediquovadis.it, nella categoria corrispondente alla loro.
Il modulo deve essere compilato e rispedito via email all'indirizzo che si trova sul modulo stesso.
Le iscrizioni si chiudono il 31 maggio.
... RIMANETE SULLE ORME DI QUO VADIS...
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