Mercoledì 20 - Giovedì 21 - Venerdì 22 li passo in giro per Milano e Firenze. Il caldo atroce, i ritmi pressanti, il fatto che mercoledì sera riesco, sì, a mangiare una pizza malgrado il dolore al labbro, ma per il resto non riesco ancora a mandare giù con scioltezza alimenti più impegnativi di gelati e frutta, mi fanno affrontare con serenità le due birre che mi sparo con Paola dopo il concerto di venerdì sera. Ho peccato. Ma ne è valsa la pena.
Sabato 23 rientro a S. Vincenzo all'ora di pranzo. Non vedo l'ora di tuffarmi in mare. Arrivo a casa, poso il mio bagaglio, mi metto il costume e raggiungo Riccardo in spiaggia per un piatto di spaghetti in riva al mare. Faccio un tuffo e alle 16 mi allontano a malincuore dalla spiaggia per soccorrere un alunno che vuole fare un ripasso last-minute prima della Terza Prova di lunedì. Poi dite che non vi amo, maturandi miei!
Domenica 24 dormo come un ghiro. recuperare le ore di sonno arretrate mi giova un bel po'. Cerco di bere molta, moltissima acqua, perché il vaso-protettore che la dietologa mi ha prescritto non può fare tutto da solo, devo dargli una mano anch'io. Nel pomeriggio vado al mare. Cammino, nuoto, sonnecchio. Mi fa bene, sento che mi fa bene come del resto mi fa bene sempre, ma è bello farci caso.
Lunedì 25 è il giorno di andare a togliere i punti al frenulo. Il dentista li aveva tirati un bel po', ecco perché facevo così fatica a muovere la bocca. La ferita sta bene ma devo ancora dedicarle qualche attenzione, ma davvero, senza punti adesso non c'è paragone.
Martedì 6 dopo il pomeriggio al mare, per la prima volta dopo mesi (anni?) mi guardo allo specchio senza rabbrividire, anzi, con una certa ammirazione. Sono in piena SPM, eppure le gambe non sono una massa informe. Si inizia a vedere il mio punto vita, le braccia stanno riprendendo le loro proporzioni, e quello che mi inorgoglisce di più è che il seno, almeno per adesso, non accenna a sparire o a cadere. Si vede qualche smagliatura su natiche e fianchi, ma so che sono destinate a soccombere di fronte a tutte le mie strategie idratanti/rassodanti/compattanti/leviganti.
Ce la posso fare.
Sabato 23 rientro a S. Vincenzo all'ora di pranzo. Non vedo l'ora di tuffarmi in mare. Arrivo a casa, poso il mio bagaglio, mi metto il costume e raggiungo Riccardo in spiaggia per un piatto di spaghetti in riva al mare. Faccio un tuffo e alle 16 mi allontano a malincuore dalla spiaggia per soccorrere un alunno che vuole fare un ripasso last-minute prima della Terza Prova di lunedì. Poi dite che non vi amo, maturandi miei!
Domenica 24 dormo come un ghiro. recuperare le ore di sonno arretrate mi giova un bel po'. Cerco di bere molta, moltissima acqua, perché il vaso-protettore che la dietologa mi ha prescritto non può fare tutto da solo, devo dargli una mano anch'io. Nel pomeriggio vado al mare. Cammino, nuoto, sonnecchio. Mi fa bene, sento che mi fa bene come del resto mi fa bene sempre, ma è bello farci caso.
Lunedì 25 è il giorno di andare a togliere i punti al frenulo. Il dentista li aveva tirati un bel po', ecco perché facevo così fatica a muovere la bocca. La ferita sta bene ma devo ancora dedicarle qualche attenzione, ma davvero, senza punti adesso non c'è paragone.
Martedì 6 dopo il pomeriggio al mare, per la prima volta dopo mesi (anni?) mi guardo allo specchio senza rabbrividire, anzi, con una certa ammirazione. Sono in piena SPM, eppure le gambe non sono una massa informe. Si inizia a vedere il mio punto vita, le braccia stanno riprendendo le loro proporzioni, e quello che mi inorgoglisce di più è che il seno, almeno per adesso, non accenna a sparire o a cadere. Si vede qualche smagliatura su natiche e fianchi, ma so che sono destinate a soccombere di fronte a tutte le mie strategie idratanti/rassodanti/compattanti/leviganti.
Ce la posso fare.
1 commenti:
Bravissima, continua così!! :D
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